Approfondimento
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Riordino delle carriere ?
Non sembra così soddisfacente…
Il testo unificato dei vari disegni di Legge

In data 15 novembre le Commissioni riunite I e IV della Camera dei Deputati hanno ultimato l’esame per l’unificazione dei disegni di Legge Ascierto, Lavagnini e Lucidi.
Come sempre, di fronte a provvedimenti tanto attesi, le valutazioni sono difformi, secondo la posizione in ruolo e qualifica di chi giudica.
Una valutazione comune, comunque è possibile ed inoppugnabile.
Si tratta di un provvedimento che risente in maniera preponderante dell’assenza delle risorse economiche necessarie per un riordino contemporaneo e complessivo.
Da questa carenza dipendono poi le scelte di frazionamento degli interventi e in prima battuta utilizza i fondi stanziati per il riordino dalla finanziaria 2004 e non ancora utilizzati per unificare il ruolo degli agenti ed assistenti con quello dei sovrintendenti senza che ci sia alcuna garanzia per chi si trovi in posizione apicale.
Risorse che dovevano servire per il riordino di tutto il personale e che erano state giudicate risibili tanto che nel confronto scaturito dopo le famose sceneggiate ferragostane si era ipotizzato un riordino a tappe anticipando proprio l’unificazione dei due ruoli. Vale ricordare che su quella soluzione avevamo espresso non pochi dubbi proprio perché c’era rischio che venissero penalizzate le figure apicali, come sembra prefigurarsi dal testo unificato approvato dalle Commissioni I e IV riunite.
Il testo, quindi, anche leggendo gli interventi dei deputati nel corso dei lavori, è frutto di un faticoso compromesso che non ha avuto modo di superare l’indisponibilità di risorse economiche ne di affrontare un riordino basato sulle funzioni più che sulle qualifiche esistenti.

 

Come faccia in queste condizioni qualcuno ad esultare è più materia di studio per neuro psichiatri che per specialisti della comunicazione.
Una cosa, però, risalta in maniera lampante: l’ennesima penalizzazione del Corpo di polizia penitenziaria.
Dovremo attendere che questo disegno di legge venga approvato per vedere riconosciuto agli ispettori interessati l’avanzamento nei tempi già attuati per i colleghi della Polizia di Stato in posizione analoga.
Dovremo attendere che, approvato il disegno di legge, vengano emanati i decreti delegati per ottenere, forse, l’allineamento delle carriere dei commissari del Corpo di polizia penitenziaria a quelle dei colleghi della Polizia di Stato che, nel frattempo, anticipa un pezzo di riordino nella finanziaria 2006. Finanziaria che, allo stato, è oltremodo odiosa e nefasta per il Corpo di polizia penitenziaria e per tutti gli operatori penitenziari in genere.
Cosa ci sia da esultare, quindi, non è dato capire.
C’è solo da continuare a lavorare perché si riescano ad ottenere quei miglioramenti che tutti auspichiamo ma che, purtroppo, anche grazie al disinteresse del vertice politico di Via Arenula, non riusciamo a concretizzare.

Il Segretario Generale
Massimo Tesei