Approfondimento
UILPA Penitenziari
(vedi anche l'archivio)

> segue dalla home page >

SOS Organici

Prima della pausa estiva, unitamente a CGIL, CISL e SAG UNSA, abbiamo proclamato lo stato di agitazione denunciando, con documento del 20 luglio, la sostanziale inerzia dell’Amministrazione di fronte al problema dell’inadeguatezza degli organici del Corpo di polizia penitenziaria e di quelli del personale del Comparto ministeri e una allarmante carenza gestionale che sta spingendo il sistema penitenziario tutto verso una crisi irreversibile.

Il documento, com’è noto, oltre a denunciare nuovamente i principali mali del pianeta penitenziario e proporre gli interventi secondo noi necessari per imprimere la svolta strategica che consenta di far fronte alle esigenze di giustizia e sicurezza che il Paese richiede, indice una manifestazione nazionale per la data del prossimo 20 settembre.

Da anni, infatti, rivendichiamo un confronto a tutto campo principalmente sulle questioni che riguardano in via diretta ed immediata il personale e l’organizzazione del lavoro.

Confronto che, invece, viene sostanzialmente eluso o concentrato su aspetti parziali e secondari dall’Amministrazione.

E’ il caso, per esempio, della problematica relativa all’assegnazione presso Uffici e Servizi “romani” et similia che continua incessantemente e progressivamente settimana dopo settimana.

Da ultimo, solo per citare un caso, l’interpello per l’assegnazione di alcune unità del Corpo presso i servizi di sicurezza e di vigilanza della D. N. A..

Tali temi, pongono una serie di questioni concernenti vari profili organizzativi, sia con riferimento all’ulteriore depauperamento delle unità del Corpo effettivamente assegnate agli istituti penitenziari, sia in relazione al diritto alle pari opportunità nel lavoro e nello sviluppo professionale; senza dimenticare, peraltro, la necessità di dare spessore e visibilità all’azione istituzionale espletata dal Corpo di polizia e dall’Amministrazione penitenziaria.

Se da un lato, difatti, riteniamo imprescindibile la partecipazione a pieno titolo della polizia penitenziaria anche ai servizi di sicurezza e scorta delle Autorità, dall’altro siamo certi che ciò debba avvenire nell’ambito di un progetto organico e programmatico che consenta di far fronte alle varie esigenze ed all’accresciuto livello di intervento del Corpo senza gravare sui carichi di lavoro ricadenti sugli operatori e sui loro diritti e, oltretutto, non possiamo accettare che tali servizi siano appannaggio esclusivo di coloro che operano nelle regioni che – a torto o a ragione – vengono ritenute meno sofferenti in relazione alle deficienze organiche.

 

 

 

 

È paradossale, difatti, che agli operatori in servizio presso le sedi del centro-nord, già gravati dal carico di lavoro abnorme derivante dai deficit organici, debba essere precluso il diritto di adesione agli interpelli a cui si è fatto cenno.

L’Amministrazione, anche tenuto conto della già citata manifestazione nazionale di protesta, preannunciata per il prossimo 20 settembre, ha dato una prima risposta con una nota a firma del Capo del DAP in data 26 luglio u.s. (disponibile integralmente on line) con la quale è stato preannunciato il calendario degli incontri che si terranno nel periodo settembre-ottobre 2005.

Non il confronto complessivo da noi richiesto ma una discussione parcellizzata che, a fronte della stasi precedente, rappresenta un timido, quanto parziale, passo nella direzione giusta.

È indispensabile ed addirittura “vitale” arrivare all’appuntamento con la definizione della legge finanziaria per l’anno 2006 con un progetto complessivo e condiviso che abbia la forza di superare le difficoltà e le resistenze e che consenta, pure al di là degli ormai ordinari blocchi delle assunzioni e delle ristrettezze economiche, la previsione di deroghe di portata per lo meno pari a quelle che annualmente riguardano Polizia di Stato e Carabinieri al fine di prevedere nuovi ingressi nel Corpo di polizia penitenziaria, a partire dai circa 500 ex Agenti Ausiliari, e colmare, o quantomeno ridurre, le vacanze organiche degli operatori del Comparto ministeri.

Un progetto che prima ancora di essere delineato deve registrare la piena disponibilità dei responsabili politici del dicastero di Via Arenula. D’accordo che il Sottosegretario con delega per la Polizia penitenziaria On. Vitali si è già dichiarato disponibile al confronto, ma le questioni in campo riguardano il Dap nel suo insieme e non abbiamo ancora registrato la disponibilità dell’altro Sottosegretario con delega, l’On. Valentino e soprattutto del Ministro. A meno che la disponibilità dell’On. Vitali sia stata giudicata sufficiente a garantire quella del collega e dello stesso Ministro. Un dubbio non da poco sulla strada di un cambiamento di rotta gestionale del Dap.

Un dubbio che dovrebbe essere sciolto, se i fatti saranno conseguenti alle promesse, nei prossimi giorni, alla ripresa complessiva dell’attività da parte del Dap e dei vertici di Via Arenula. Troppo audace sperare che il periodo feriale abbia favorito il processo di raccoglimento delle idee di quei vertici politici ed amministrativi, tanto da indurre quantomeno ad uno scatto di orgoglio che determini una riflessione seria e congiunta su tali aspetti?

   

Il Segretario Generale
Massimo Tesei